venerdì 1 giugno 2012

Del mio libro "M'attondo il giorno": una riflessione di Maria Pina Ciancio

Ho riletto, dopo tanto temo, questa riflessione critica di Maria Pina Ciancio sul mio volume "M'attondo il giorno" e ve la propongo.

LUCIANA GRAVINA è nata a Buonabitacolo in provincia di Salerno, ha vissuto in Lucania per più di vent’anni e attualmente vive Roma. Nel tessuto della poesia di Luciana Gravina, pulsano i fili di un’eclettica cultura che si dispiega e si dipana in un gioco di intersezioni, rimandi, opposizioni, che avviluppano e catturano il lettore in un vortice di stordimento in cui spesso “la parola –come lei stessa scrive – non è accolta dall’orecchio, ma le sbatte contro e cade sulla pelle, perché è bene che entri dalla pelle e dai pori e che sbattendo faccia pelle d’oca”. Concettosa, difficile, talvolta inafferrabile e oscura, come lo è la vita e l’essenza profonda dell’esistere, la Gravina porta nei suoi scritti tutto un vasto esperienziale conscio e inconscio di donna-poeta, e tenta attraverso l’antisintassi e la deformazione della parola, il recupero della parola stessa nei suoi connotati primordiali e originari. Si rintraccia tra i versi di M’attondo il giorno un rifiuto dall’ovvio e della staticità: la sua poesia è magmatica e in movimento, aperta ad associazioni di senso e a soluzioni sempre nuove, vertiginose e mai scontate.
by Maria Pina Ciancio
Maria Pina Ciancio è scrittrice, critico letterario e poetessa di valore
 
Grazie, Maria Pina
 
 
 

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