LUCIANA GRAVINA è
nata a Buonabitacolo in provincia di Salerno, ha vissuto in Lucania per
più di vent’anni e attualmente vive Roma. Nel tessuto della poesia di
Luciana Gravina, pulsano i fili di un’eclettica cultura che si dispiega e
si dipana in un gioco di intersezioni, rimandi, opposizioni, che
avviluppano e catturano il lettore in un vortice di stordimento in cui
spesso “la parola –come lei stessa scrive – non è accolta dall’orecchio,
ma le sbatte contro e cade sulla pelle, perché è bene che entri dalla
pelle e dai pori e che sbattendo faccia pelle d’oca”. Concettosa,
difficile, talvolta inafferrabile e oscura, come lo è la vita e
l’essenza profonda dell’esistere, la Gravina porta nei suoi scritti
tutto un vasto esperienziale conscio e inconscio di donna-poeta,
e tenta attraverso l’antisintassi e la deformazione della parola, il
recupero della parola stessa nei suoi connotati primordiali e originari.
Si rintraccia tra i versi di M’attondo il giorno
un rifiuto dall’ovvio e della staticità: la sua poesia è magmatica e in
movimento, aperta ad associazioni di senso e a soluzioni sempre nuove,
vertiginose e mai scontate.
by Maria Pina Ciancio
Maria Pina Ciancio è scrittrice, critico letterario e poetessa di valore
Grazie, Maria Pina
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